FOLLOW-UP NEL LINFOMA DI HODGKIN : NON È UNO STATO PATOLOGICO ATTIVO

Il caso trattato riguarda il ricorso presentato dal Ministero della Difesa contro un ex militare dell’Aeronautica Militare, che aveva superato un concorso come VFP4 e successivamente era stato giudicato permanentemente non idoneo al servizio militare a causa di un linfoma di Hodgkin. Dopo aver impugnato la decisione dell’amministrazione, il TAR aveva accolto il ricorso condannando il Ministero della Difesa al pagamento delle spese del giudizio.

Nel corso del procedimento sono emersi diversi elementi che hanno evidenziato la remissione completa della malattia del militare, confermata da relazioni mediche e accertamenti. Nonostante ciò, l’Amministrazione della Difesa aveva sostenuto che la permanenza nelle Forze Armate rappresentasse un rischio per la sua salute e che il follow-up post-terapia potesse comportare potenziali effetti negativi.

Il Consiglio di Stato ha respinto l’appello del Ministero della Difesa, confermando la legittimità della remissione completa della malattia del militare, ribadendo che il follow-up non equivale a uno stato patologico tumorale attivo.

La sentenza ha evidenziato che la permanenza nelle Forze Armate non presenterebbe un rischio significativo per la sua salute. Pertanto è stata confermata la decisione del TAR