POLIGONI MILITARI E MISSIONI ESTERE. CONFUSIONE SUI FATTORI DI RISCHIO: LE NANOPOLVERI NON SONO POLVERI SOTTILI

Il caso trattato riguarda la difesa di un ufficiale dell’Esercito Italiano.

➡️In primo grado il Tribunale aveva respinto il ricorso evidenziando la natura multifattoriale della malattia, dipendente piú da fattori di rischio comuni come quelli nutrizionali, genetici o legati al fumo.

➡️Contro l’illogicità e l’erroneità della decisione del Tar è stato proposto appello al Consiglio di Stato.

➡️Il ricorso è fondato, il Consiglio di Stato lo accoglie e per l’effetto, in riforma della sentenza di primo grado, annulla gli atti impugnati.

L’Amministrazione non può negare la propria responsabilità per mancanza di prove scientifiche sull’effetto cancerogeno dell’esposizione a metalli pesanti, come l’uranio impoverito. La responsabilità richiede un approccio proattivo e precauzionale, non limitato alla mancanza di conoscenze scientifiche certe.