Il caso:
✅️Il ricorrente, un Ufficiale Superiore dell’Esercito Italiano in congedo, ha presentato un ricorso chiedendo al Tribunale di disapplicare una decisione del Ministero della Difesa riguardante il riconoscimento di benefici a causa di una patologia cardiaca.
➡️Il ricorrente chiede di essere equiparato alle vittime del dovere e di ricevere i benefici previsti dalla legge.
➡️Il Ministero si è costituito in giudizio negando le richieste del ricorrente.
➡️Il Giudice ha stabilito che la malattia contratta dal ricorrente è dovuta a causa di servizio e all’esposizione a fattori di rischio come l’uranio impoverito o metalli pesanti dispersi nell’ambiente a causa dei bombardamenti.
➡️Pertanto, ha riconosciuto al ricorrente lo status di soggetto equiparato alle vittime del dovere e ha condannato il Ministero della Difesa a corrispondere i benefici di legge, tra cui la speciale elargizione in base al grado di invalidità, lo speciale assegno vitalizio e altri benefici previsti dalla legge. La quantificazione dell’invalidità è stata valutata da un Consulente Tecnico d’Ufficio (CTU) che ha determinato un’invalidità complessiva superiore al 50%