MISSIONI ESTERE E BENEFICI VITTIME DEL DOVERE

Il Tribunale del Lavoro di Foggia accoglie il ricorso e dichiara il militare soggetto equiparato alle vittime del dovere

sentenzatribunaledellavorofoggia

“Sulla scorta di quanto acclarato dal c.t.u. la patologia tumorale diagnosticata al ricorrente ben può ritenersi dipendente da causa di servizio per particolari condizioni ambientali od operative riconducibili principalmente alla dispersione nell’ambiente di nano e di microparticolato  metallico, condizioni da ritenersi produttive di rischi aggiuntivi rispetto a quelli connaturati all’ordinario svolgimento del servizio militare di missione . Le risultanze della c.t.u. medico-legale s’appalesano pienamente condivisibili rivelandosi l’espletata indagine immune da vizi logici e di metodo, peraltro neppure specificatamente denunciati dal consulente tecnico di parte resistente (il quale ha condiviso le valutazioni espresse dall’ausiliario in punto di nesso causale).
Potendo ritenersi dimostrato che la patologia tumorale sia stata contratta per le particolari condizioni ambientali od operative di cui all’art. 1,comma 564°, L. 266/2005 , omissis deve essere riconosciuto soggetto equiparato alle vittime del dovere”